Sul tetto del Monferrato
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Scarpe comode e zaino in spalla per questo itinerario che vi proponiamo a piedi, alla scoperta di un paesaggio incantevole verso il punto più panoramico della cittadina di Strevi. E per i più allenati il percorso può procedere fino a Borgo Monterosso, per una visita alla splendida Villa Ottolenghi.
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Partite da Piazza Vittorio Emanuele, ma prima rifornite la vostra bisaccia con il viatico adatto. Vi consigliamo di fare un salto al panificio e pasticceria Il Forno, dove si potrete gustarvi una panoramica sulle specialità del luogo: amaretti, torrone e canestrelli al moscato. Il Forno è di fronte agli stabilimenti dell’azienda vinicola Marenco, famosa anche per il suo Passito di Dolcetto. L’azienda, oltre agli ottimi vini, ha allestito una «sala della civiltà contadina», dove ha custodito e catalogato oggetti, cimeli, documenti e attrezzi di lavoro risalenti ai primi del XX secolo. Se deciderete per una visita, vi troverete immersi in un’epoca in cui il vino si vendeva nelle botti, le promesse di matrimonio si facevano per iscritto e le vigne si coltivavano esclusivamente a mano.
A lato dell’azienda inizia un percorso che vi porterà verso la Cappella di Pineto, arroccata sulle colline, con vista sui vigneti: immagini e colori meglio di una cartolina. Il percorso è segnato con una certa precisione da un pallino viola, indicante il percorso turistico n.3: seguitelo con attenzione e il percorso vi parrà facile come bere un bicchiere di Moscato.
La prima parte del cammino è un po’ difficoltosa: in salita su un acciottolato, percorrerete la vecchia strada di collegamento con Acqui Terme e Monterosso. Man mano che salite vedrete comparire la cappelletta. Giunti in cima, ecco le alte colline ricche di filari ordinati e curati, disposti ad anfiteatro, ad accogliervi in un abbraccio di incanto ed emozioni. Il paesaggio è unico: a meridione spuntano i rilievi dell’Appennino Ligure, terra di funghi, castagne e boschi fiabeschi. Dall’altra il Monferrato, trasformato dalla vocazione vitivinicola.
L’area attrezzata a fianco della chiesetta fa al caso vostro: potrete assaporare pane e vino alla maniera dei contadini di un tempo. Una fontana saprà ristorare la vostra sete, prima di proseguire e addentrarvi nei vigneti di Dolcetto, Moscato e Brachetto. Il pallino viola sarà sempre vostra guida e amico fedele, garanzia di un panorama che difficilmente scorderete.
Se siete particolarmente allenati e intraprendenti, potete continuare fino a Borgo Monterosso dove vale la pena una visita a Villa Ottolenghi, trionfo dell’arte dell’architettura perché nata dalla progettazione di artisti quali grazie Marcello Piacentini, Arturo Martini, Fortunato Depero e Venanzo Crocetti. La Villa ospita importanti eventi di carattere culturale ospita una cantina, dove è possibile degustare e comprare i vini dell’azienda agricola Vittoria. Anche la cantina è un un’opera d’arte: pavimento in basalto, pareti in pietra e splendidi portoni dei maestri fabbri Ferrari.
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