Un teatro sui vigneti
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Amanti delle due ruote e del vento tra i capelli, questo percorso fa al caso vostro. In sella a una vespa potrete sfruttare una bella giornata di sole per scollinare attraverso i vigneti del moscato, fermandovi, senza fretta, a “gustare” il meglio del territorio intorno a Canelli.
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Il nostro percorso comincia davanti all’Enoteca Regionale di Canelli, in Corso delle Libertà. Poco più avanti, sulla sinistra, prendendo via Buenos Aires inizierete un percorso a salire verso le colline famose in tutto il mondo per il Moscato d’Asti. Il paesaggio che si presenterà allo sguardo appagherà la vostra sete di emozioni: tra filari che si alternano a boschi, frutteti e noccioleti, percorrerete la strada che vi porta verso Loazzolo, regalandovi immagini da cartolina. Attenti alle poche indicazioni che troverete su un percorso completamente immerso nella natura: ci sarete solo voi, i vigneti, il sole e qualche animaletto. Seguite l’indicazione per Laghetto e proseguite lungo la strada principale fino al bivio che da una parte vi indicherà la direzione per la chiesa di Santa Libera. Continuate invece diritti verso Loazzolo, il regno di una delle DOC più piccole d’Italia, con un suo specifico disciplinare. Vale la pena di sostare in questo paesino della Langa astigiana, borgo dai caratteri antichi, con stradine strettissime, circondate da mura in pietra e vigne che potrete ammirare da una terrazza a centro paese: davanti a voi una distesa di filari strappati al bosco che li circonda.
Rimontando in sella, troverete sulla sinistra la piccola chiesa della Madonna della Neve, in frazione Quartino, circondata da pini e tralci. Al termine della discesa proseguite in direzione Acqui Terme, e dirigetevi a Bubbio. Qui vale la pena visitare il Castello di origine duecentesca, oggi ricostruito in stile neomedioevale e sede di un prestigioso albergo e ristorante.
Proseguite il viaggio in direzione di Cassinasco: lungo il percorso vi consigliamo una piccola deviazione. Seguite le indicazioni per il Parco Scultoreo Quirin Mayer e dopo una manciata di chilometri vi troverete uno spiazzo in cui parcheggiare il vostro mezzo. Addentratevi nei filari che vi porteranno ad una grande terrazza in cemento disposte ad anfiteatro, nel bel mezzo dei vigneti. Qui di tanto in tanto prendono vita spettacoli teatrali, mostre ed eventi di vario genere. Il teatro all’aperto è anche una sede espositiva: 19 grandi sculture di Quirin Mayer, artista di origine svizzera, brillano in mezzo al verde della natura: sono tutte realizzate in alluminio e laccate con colori sgargianti.
È tempo di tornare sulla strada principale e concludere il viaggio. Prima vi consigliamo una seconda deviazione per il Santuario di Caffi, nell'omonima regione. Tornate sulla provinciale e seguite le indicazioni per Canelli fino al punto di partenza, ma prima concedetevi ancora una sosta alla ditta Faccio di Cassinasco. Famosa per le creme ottenute dai suoi torroni artigianali, saprà tenere impegnati i vostri denti.
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