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Vin Brulé, la ricetta giusta per speziare il vino

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Mulled wine. Photo from Jess, Creative Commons Mulled wine. Photo from Jess, Creative Commons

Quando le temperature cadono come le coperte pesanti, le vetrine dei negozi splendono e le persone si soffiano nei pugni, anche il vino si trasforma e si veste a festa per il clima natalizio.

Stiamo parlando del mitico Vin brulé, tradizione antichissima che consiste nell’offrire agli avventori vino caldo e speziato, ottimo per ristorarsi nelle gelide giornate autunnali o per trovare calde energie durante la visita ai molti mercatini di Natale

La storia del Vin brulé affonda le radici nell’Antica Grecia quando si beveva l’ippocrasso, un vino speziato che però era bevuto freddo. L’invenzione è attribuita al famoso medico Ippocrate, il primo a far macerare nel vino rosso locale, corposo e ricco di zuccheri, i fiori di artemisia absinthium e di dittamo per ottenere una bevanda digestiva e tonificante.

I Romani importarono la ricetta dalla Grecia, arricchendola ulteriormente con timo, rosmarino e foglie di mirto. E di qui passò al Medioevo, alla cui gente piacevano tanti i vini speziati che ci aggiunsero la cannella, i chiodi di garofano, il rabarbaro, la mirra, la china e il cardamomo.

Nei paesi freddi, specie in quelli anglosassoni (avete mai sentito parlare del wassail, un sidro caldo e speziato?), il vino venne riscaldato e – in una variazione infinita di ricette – divenne la gioia di grandi e piccini (perché perdeva l’alcool nel processo).

Oggi, la differenza maggiore tra le ricette sta proprio nella temperatura. In Italia si predilige un vino che ha perso la sua gradazione alcolica, mentre in America e in Inghilterra la si preserva preparando uno sciroppo dolce a cui aggiungere vino, qualche volta correggendo con brandy o altri alcolici. Vorremmo presentarvi la seconda ricetta, a questo punto: per aggiungere un tocco di personalità ad una ricetta molto conosciuta. 

Questa è dunque la base del nostro Vin Brulè. Aggiungete gli ingredienti a vostro piacimento e in base al vostro gusto.


Vin brulé 

- 2 bottiglie di vino rosso

- 220 gr (poco meno che una tazza) di zucchero

- 1 limone biologico (si usano anche le bucce)

- 1 arancia biologica

- 1 o 2 anici stellati

- 8 cloves

- 2 bastoncini di cannella

- Un pizzico di noce moscata

Preparazione 

Pelate l’arancia e il limone e conservatene la buccia (per questo consigliamo agrumi bio). Mettete le bucce, le spezie e vino sufficiente appena a coprire il tutto in una pentola. Riscaldate il tutto fino ad ottenere uno sciroppo (lo zucchero caramellerà e renderà il composto vischioso). Aggiungete il resto del vino e riscaldate senza far bollire. Questo non farà evaporare l’alcool. Ora servite il Vin Brulé in generose porzioni alle persone che faranno la fila alla vostra porta.

Ingredienti opzionali 

- 1 mela tagliata fine

- La buccia di un Lime

- 2 o 3 foglie di alloro

- 1 bastoncino di vaniglia

- Un pizzico di zenzero

Dove potete trovare il vin brulé in Piemonte? Ai mercatini natalizi, ovvio! Date un'occhiata alla nostra Guida ai mercatini di Natale, siamo certi riuscirete ad assaggiarne qualche buon bicchiere!

Optional: serve in enormous quantities. Photo from lyonora, Creative Commons

 

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