Logo
Print this page

Nero d'avola sul treno - parte 1

Nero d'avola sul treno - parte 1

Di come una coppia di vini e tre coppie di persone s'incontrarono sul treno che mi portava a casa

Prima di tutto, evviva il pendolarismo…

Volevo iniziare parlando di questo: il lato bello del pendolarismo. Di quando studiavo all’università e i pullman erano arancioni e faceva freddo. Di quando i pullman si sono fatti più comodi e collezionavo dormite. Di quando, con la metropolitana, è iniziata la parte divertente del pendolarismo e vedevo predicatori, "Metroman", e tutti i tizi carini - mi ricordo bene le vostre facce eh!

E’ il bello di un microcosmo, una parentesi dal resto del quotidiano. Puoi star lì fermo a leggere o a pensare, tanto non sei tu che decidi il ritmo. Ah, che bello!

Qua è necessaria una digressione: ho appena scoperto da alcuni amici biellesi che il mio era il pendolarismo fighetto, di noi brianzoli e gente dell’hinterland milanese con pochi cambi, molte corse e la metropolitana. Il “vero” pendolarismo è almeno a due treni da Milano o Torino, la speranza di riuscire, almeno stavolta, a cambiare (puntualmente disattesa, con conseguente oretta filosofica nella stazioncina di turno).

--- Qui invece è necessaria una seconda digressione: se scrivi di qualcosa poi non lamentarti quando accade. Mentre scrivevo questo post l’ultimo treno che mi doveva portare a Milano era in ritardo: rischiavo di perdere la coincidenza, e a catena tutte le altre. Ma tutto si è risolto perché Mauro mi ha dato un passaggio. Quindi questo post è anche per te: “Viva Mauro!” ---

Torniamo al treno e alla varia umanità, e a una volta che s’incontrarono e bevvero vino.

Coppia di vini, coppie di cuori

Sono sul treno che torna a casa. Ho in valigia un Nero d’Avola e un Gavi, che mi sembra come una di quelle coppie che si guardano, ci si chiede che ci azzecchino e poi si conclude che vanno benissimo così. Il gatto e la volpe, l’omaccione siciliano e la ballerina piemontese.

E’ un treno di coppie, attorno a me ce ne sono tre. Le guardo a lungo e ve le presento perché una di loro si è meritata il vino.

Prima. Lei capelli biondi con la frangia dritta fino agli occhi, di quelle che a me darebbero fastidio. Mi ricorda una professoressa di matematica. Ha un trucco semplice, probabilmente collaudato ogni giorno (matita verde metallizzato nella rima inferiore) e la bellezza tranquilla di chi si prende cura di sé senza ansia. La bocca, però, è all’ingiù. Ha il tatuaggio sul braccio, lui i capelli a spazzola. Sono ben vestiti, si tengono per mano e per un secondo m’immagino a fare la parte dell’Altra (è solo un pensiero, non tremate).

Seconda. Coppia meno patinata della prima, lui ha una pancia che non finisce più, sembrano più normali e rilassati (più felici, anche, forse?).

Terza. Lui un italiano dalla pelle bruna, pile e orologio pacchiano, lei sembra una Dita von Teese de noartri : foulard in stampa animalier annodato al collo, caschetto nero eyeliner perfetto rossetto rosso... sarebbe bella ma ha gli zigomi troppo gonfi e il sedere troppo in alto. É rifatta e a me dà sempre un senso di tristezza (anch’io ho pensato alle volte di rifarmi il naso, ma poi non mi riconoscerei).

Dicevo che una di loro si è meritata il vino. Come e perché, questa è una storia che vi racconto un’altra volta...

Fine

Last modified onFriday, 14 February 2014 19:26
Elisa Vimercati

"Dalla Brianza con furore". nasce ad Albiate e ha una gemella. Trapiantata in territorio biellese dal 2012 si è innamorata del Piemonte. Editor e web writer per un editore milanese dal 2010, nell'ultimo anno ha fatto una totale immersione nel copywriting, nel web e nel social media marketing: cosa nascerà dal mix? "Tante belle cose", dice lei. Chiedetele di scrivere e ne sarà felice. Ama il cibo, le chiacchiere e il buon vino: il suo preferito è l'Erbaluce di Caluso (ehssì).

Well Com S.R.L. C.Fisc e P.Iva 03242630048. N° REA: CN - 274639.