Wine More Jazz? È la nostra alternativa al divano!
- Scritto da Gabriele Pieroni
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«Questa è una battaglia contro il divano invernale, contro il vizio che porta che molti nelle Langhe a dire: “In inverno non c’è nulla da fare, stiamo in casa con le pantofole». Ilenia Colucci (Winemoretime) e Maddalena Sarotto (Maddalena Sarotto Music) sono due ragazze agguerrite. Non cedono quando si pone loro la scomoda domanda: «Ma chi ve l’ha fatto fare di proporre un festival di Jazz e Vino nel cuore di gennaio?».
Loro, con calma sardonica e la fiamma della passione rispondono: «Wine More Jazz (leggete il nostro articolo QUI) è nato per portare musica e prodotti di qualità a tutti, non ci siamo posti il problema delle date. Sono stati i nostri amici, dopo che avevamo imbastito il tutto, a sconsigliarci un festival eno-musicale d’inverno. Ma noi abbiamo colto la sfida: “Vi lamentate sempre che non sapete dove sbattere la testa. Ora vi diciamo noi dove!”»
Wine More Jazz porterà una ventata di musica nel Castello di Barolo dall’11 gennaio al 7 febbraio? Da dove nasce l'idea?
Maddalena: «Dapprima volevamo proporre una serie di concerti che avessero le cantine come location. Avevo alcuni artisti pronti ad esibirsi e ho chiesto a Ilenia di darmi una mano. Ma dal successo delle prime proposte abbiamo alzato il tiro, creando un piccolo festival che portasse le cantine ai concerti e non i concerti dentro le cantine. Così è nato Wine More Jazz, che si terrà nel Castello di Barolo, in tre serate caratterizzate da artisti Jazz italiani, con collaborazioni internazionali».
Jazz italiano?
Maddalena: «Si, l’Italia sta esprimendo una qualità jazzistica pazzesca. Ci invidiano e si contendono i nostri musicisti, siamo all’avanguardia in tutto il mondo: proprio come in campo vitivinicolo. La qualità è stato il fil rouge alla base di Wine More Jazz: abbiamo delle perle in queste paese e dobbiamo tirarle fuori e mostrarle al grande pubblico».
Ma il Jazz è incomprensibile!
Maddalena: «Al contrario. Il Jazz, come il vino, si presta ad una serie di letture stratificate. C’è quella superficiale e distratta, quella più attenta e partecipata, infine, quella per veri intenditori. Con il Jazz accade qualcosa di simile al buon vino, mi pare».
Qual è la formula musicale che proponete?
«Vogliamo togliere l’eccessiva teatralità e immobilità che spesso hanno gli eventi musicali. A Wine More Jazz varrà la formula del Jazz Club: la gente entra, si siede ai tavolini, mangia e degusta, in assoluta tranquillità: ci si può perfino alzare per andare in bagno!».
A proposito di abbinamenti, cosa offrono i Sommellier?
Ilenia: «Per le tre serate abbiamo pensato al pacchetto unico concerto+degustazioni (piatto e vini). Con il biglietto si ha diritto ad un piatto composto da Per Tutti i Gusti: laboratorio gastronomico artigianale con sede a Barbaresco. E con il piatto ogni partecipante avrà cinque bicchieri di vino, che potrà scegliere tra le diverse etichette presenti.
Quali i vini proposti?
Ilenia: «Ci saranno i grandi rossi delle Langhe: Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Barolo e Barbaresco. Tutti vini piacevoli, da compagnia, caldi e suadenti. Vini nobili, ma tutti provenienti dalla terra e dalla fatica del contadino».
Pensate che un pubblico giovane possa apprezzare queste serate?
Ilenia e Maddalena: «Lo speriamo e lo crediamo! Per due motivi»
Quali?
Maddalena: «Da una parte il format, che è aperto a tutti e di facile accessibilità anche ai non esperti. E dall’altra l’energia che abbiamo infuso in questo festival, che, senza tirarcela troppo, è una sfida ai luoghi comuni».
In che senso?
Ilenia: «Il vino e il Jazz appaiono come domino degli adulti. Noi, giovani e incoscienti, abbiamo deciso di offrirli a tutti, senza filtri elitari. Qualcuno si meraviglia della nostra età quando parliamo di Wine More Jazz, si aspetta gente più “matura” nell’organizzazione. E abbiamo anche creato un giochino per aumentare la partecipazione».
Un gioco?
Ilenia: «Ad ogni partecipante verrà dato un foglietto sul quale abbinare la propria musica preferita ad un vino, non necessariamente Jazz e non necessariamente un vino in degustazione. Tra tutte le risposte pervenute ne estrarremo due durante ogni serata, che vinceranno biglietti omaggio per l'evento successivo. E si potranno seguire e commentare anche le serate su Facebook e Twitter, attraverso l’hashtag #WineNotes e #WineMoreJazz».
Ma cosa accomuna davvero il Jazz al vino?
Maddalena: «L’improvvisazione. Il fatto che non esistono mai e poi mai due assaggi e ascolti uguali, anche se si tratta della medesima canzone\etichetta. Vino e Jazz sono imprevedibili e sempre nuovi, stupefacenti e coinvolgenti perché non sai mai verso quali sapori ti porteranno».
Volete un biglietto omaggio?
Wine More Jazz mette a disposizione due biglietti omaggio. Come accaparrarseli? Postando su Twitter o Instagram una foto che ritrae il paesaggio del tuo territorio di origine e taggando la medesima con l'hashtag #WineMoreJazz o #WineNotes. Oppure, condividendola sulla pagina Facebook di Wine More Jazz. Tra tutte le foto, ne verranno scelte due che vinceranno un biglietto a testa per la serata di Sabato 11 gennaio, alle ore 19.30. I vincitori saranno comunicati la mattina di Sabato 11 gennaio.
INFO
BIGLIETTI: Acquistabili nei punti vendita Ticket One Piemonte o in cassa la sera dell'evento. Il biglietto comprende: degustazione, piatto assaggi, concerto. Closing Party: presentando il biglietto del concerto la prima consumazione è gratuita.
CONTATTI
Maddalena Sarotto: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +39 3403017467
Ilenia Colucci: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +39 3381178617
www.winemorejazz.com - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.