Barolo
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Barolo è il cuore della Langhe: un paese abbarbicato su un altopiano, protetto e circondato dai vigneti di Nebbiolo. Un vino, un borgo, un castello spartiti tra meno di ottocento abitanti per cinque chilometri quadrati di superficie. Parcheggiate in piazza Cabutto e attraversate a piedi questo borgo che non mancherà di stupirvi attraverso le sue cantine, i suoi musei, i suoi ristoranti. Edifici e case addossate una all’altra, più per scelta di vita che per soluzione architettonica.
https://www.winepassitaly.it/index.php/It/2013-04-04-14-09-58/zone-del-vino/barolo/2012-11-05-15-07-20/barolo#sigProGalleriaa426538b23
Ma il meglio deve ancora venire: davanti a voi inizia ad aprirsi infatti il simbolo di Barolo, il suo rinomato Castello. Prima di salire lungo lo stradonetto, potrete fare una visita al Museo dei Cavatappi, una raccolta di 500 esemplari provenienti da tutto il mondo e realizzati a partire dal 1600. salendo al castello, troverete sulla piazza l’Ufficio del Turismo che potrà fornirvi informazioni riguardo eventi, manifestazioni e attività che si svolgono in Langa. Barolo infatti è meta anche di turismo artistico e culturale, grazie alle numerose iniziative che si sviluppano nel corso dell’anno.
Affascinante e maestoso, capace di raccontare mille anni di storia, carico di suggestioni e curiosità, il Castello dei Marchesi Falletti si erge in tutta la sua imponenza. Il nucleo originario fu voluto da Berengario I, come difesa dalle scorrerie Saracene. La prima testimonianza scritta risale al Duecento in un atto di cessione di proprietà da parte dei Signori di Marcenasco a favore del comune di Alba, che, pochi anni dopo, lo cedette ai Falletti che lo ristrutturarono e ne fecero dimora stabile. I Falletti, potente famiglia di banchieri, esponenti della nuova borghesia, contribuirono a segnare il destino di Barolo e delle zone circostanti. Visitabili all’interno del Castello la Biblioteca Storica ordinata da Silvio Pellico, il Museo delle Contadinerie e il Museo del Vino ricavato nelle cantine. Proseguite la vostra visita scendendo per la strettissima via che affianca la chiesa di fronte al castello: vi troverete in Via Collegio Barolo all’Enoteca Regionale del Barolo. Un’ampia esposizione di presenterà davanti ai vostri occhi: avrete la possibilità di degustare alcune etichette a vostro piacimento, osservando al centro della stanza il plastico rappresentante tutti i comuni del comprensorio del Barolo, con in evidenza i versanti dei migliori crus. Se deciderete di saccheggiare il locale, nessun problema: si garantiscono spedizioni in tutto il mondo.
Uscendo dall’enoteca vi consigliamo ancora una sosta alla Bottega di Juliette Colbert: Oriana la titolare vi mostrerà, oltre che le immancabili etichette di vino, molti prodotti particolari come confetture, sughi al tartufo, oli particolari.
Ecco, dopo una prima passeggiata, il consiglio ora è di rientrare in mezzo alle vie, perdersi nelle stradine e troverete qua e là bar, ristorantini, bed & breakfast, artigiani e viticoltori che saranno ben lieti di accogliervi e raccontarvi la loro arte. Potrete assaporare il menù della tradizione proposto dal ristorante Rossobarolo: brasato al Barolo, torta della marchesa e zabaione al barolo chinato, solo per fare un esempio. Ma potrete anche scegliere di riposarvi sotto il portichetto della locanda Posta di Barolo in un’atmosfera vagamente francese: a vostra disposizione anche sei camere per la notte.
Sarà difficile lasciare questo borgo incantato, sospeso nel tempo e nello spazio. Per allungare la permanenza, potrete decidere di dedicarvi ai sentieri del Barolo, percorsi a piedi o in bici attraverso le vigne, a stretto contatto con madre Natura.