Il Sentiero del Miele
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Per celebrare uno dei prodotti tipici del Roero, da qualche tempo è stato inaugurato un percorso dedicato alla fatica delle api. Unico nel suo genere, di facile percorrenza, si snoda fra aziende apistiche, vigne e le ripide rocche caratteristiche di questi luoghi. Esiste forse un percorso più dolce?
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FONDAMENTALI
Percorso:
Percorso ad anello: Montà d’Alba
Mezzo di locomozione: a piedi
Durata percorso: 1 ora
Oltre cinquanta mila “abitanti” in ognuno dei nove mila alveari. Ecco i veri “padroni” del Roero: le api. Un quarto delle arnie della provincia di Cuneo è situata in queste valli, dove il miele acquista il suo caratteristico sapore grazie alla presenza dell’acacia e del castagno.
Per scoprire la storia delle api e del loro straordinario prodotto vale la pena di percorrere il Sentiero del miele inaugurato nel 2005 dall’Ecomuseo delle Rocche del Roero.
Il percorso completo va da Bra a Cisterna d’Asti, per un totale di 38 chilometri e 11 comuni attraversati. Ma quello che vi proponiamo è un breve tratto che si snoda nelle vicinanze di Montà d’Alba e può essere percorso in poco più di un’ora. Se la curiosità è molta ma il vostro orientamento meno, è possibile richiedere all’Ecomuseo la presenza di una guida che vi seguirà sul tragitto alternando ai passi preziosi consigli. Il percorso di Montà è chiamato Sentiero dell’Apicoltura ed è dedicato ai manufatti storici della professione: apiari e casotti (ciabòt).
Una volta giunti a Montà d’Alba, parcheggiate l’auto in piazza Vittorio Veneto. Uscite dal parcheggio sulla strada principale e imboccate Via Cavour sulla sinistra, in direzione di Alba e Canale. Camminate fino alla stretta Via Placido Mossello, che imboccherete sulla vostra destra poco prima di Piazza San Michele. Da qui il percorso è diligentemente segnalato. Proseguite oltre Via Circonvallazione sulla strada sterrata che vi porterà in mezzo ad un rigoglioso pioppeto.
È qui che sorge il ciabòt Calorio, perla dell’architettura rurale del Roero. Al suo interno è presente un apiario a muro, importante testimonianza storica dell’apicoltura piemontese. Proseguite verso Sud e godetevi uno scorcio delle colline roerine vitate a Nebbiolo da Roero e Arneis. Giungerete ad un bivio: prendete sulla destra e poi subito a sinistra e continuate a camminare fino al ciabòt Vagiana, costruito con pietre fossili.
A pochi passi dal ciabot incontrerete una via asfaltata. Prendete a sinistra e camminate fino alla provinciale, che imboccherete a sinistra. Dopo qualche centinaio di metri, abbandonate la strada asfaltata sulla destra, in corrispondenza di una strada sterrata che costeggia una vigna. I cartelli del Sentiero dell’Apicoltura vi indicheranno la strada.
Costeggiando la zona dei pozzi artesiani si raggiunge l’ultimo ciabòt del Sentiero, la Cà d’Aviè. A fianco del ciabòt è costruito un muro-apiario risalente al XVIII secolo: era in grado di ospitare fino 64 “famiglie di api”. Da qui si ricomincia a salire verso il centro urbano di Montà sull’antica strada romana che costeggia il sito del Castello. Seguite le indicazioni fino a Via Roma, nel centro storico. Qui svoltate a sinistra camminate fino a sbucare su Via Cavuor dove il percorso circolare chiude l’anello e vi riporta su Piazza Vittorio Veneto.
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