Passeggiata del Torrione
- Scritto da Diana Zahuranec
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La passeggiata del Torrione è un sentiero circolare di due ore circa che è perfetto per trascorrere una mattinata o un pomeriggio nel Roero.
Il percorso comincia in piano costeggiando coltivazioni di nocciole e pioppi prima di salire sulla collina Castellero dove ci si immerge in vigneti e foreste, arrivando al punto panoramico, il Torrione.
L'itinerario in pillole
A piedi: indossate scarponcini o scarpe resistenti.
Partenza e arrivo: Borbore, frazione di Vezza d'Alba
Lunghezza: 7 km
Tempo di percorrenza: 1 ora e 50 minuti
Vino suggerito: Roero Docg, Roero Arneis Docg
Seguite il primo cartello posizionato sul lato sinistro della strada prendendo per Strada Castellero; per i primi 10 minuti si cammina su strada lastricata. Tenete la destra e oltrepassate l'Azienda Vinicola Casetta, dopo la quale il sentiero inizia a snodarsi tra campi, noccioleti e pioppi perfettamente allineati. Guardate in alto a destra per scorgere la vostra destinazione, il Torrione, o torre in piemontese, che si eleva sul punto più alto della collina Castellero.
Se percorrete questo sentiero assolato in primavera, attraversando i pioppeti, potrete notare leggeri e bianchi piumini fluttuare delicatamente a terra. Questi "batuffoli" di cotone provengono dagli amenti (infiorescenze a grappolo) degli alberi e contengono semi di pioppo. Il loro aspetto ha fatto sì che queste specie siano state chiamate «alberi del cotone» («cottonwood»).
La tranquilla passeggiata lungo la prima parte del percorso è un riscaldamento perfetto. Più avanti, girando a destra secondo i segnali, incomincia una salita più impegnativa attraverso la alberi da fiore e aperture sui vigneti. Le uve più comuni qui coltivate sono il Nebbiolo, per la produzione di Nebbiolo d'Alba, Roero Docg e Langhe Nebbiolo; le uve bianche di Arneis per il Roero Arneis Docg; la barbera, per produrre Barbera d'Alba, e infine l'uva Dolcetto per il Dolcetto d'Alba.
https://www.winepassitaly.it/index.php/It/2013-04-04-14-09-58/zone-del-vino/roero/itinerari-roero/item/2606-passeggiata-del-torrione#sigProGalleria83695e98c2
Il sentiero serpeggia alternando appezzamenti di vigneto ben esposti ad aree boschive più ombreggiate, dove prevalgono alberi di castagno e di pino. Appena il percorso costeggia la cresta della collina e si apre sui vigneti, il panorama è spettacolare. A destra si possono scorgere in lontananza la Valle di Borbore e Vezza d’Alba e le colline del Roero coperte a macchie da foreste e da vigneti. Alla vostra sinistra, oltre il panorama roerino potrete individuare le dolci colline delle Langhe. In una giornata sclinta (il bel temine piemontese che sta per «tersa») provate a identificare i paesi che sormontano le principali colline e i loro castelli: Magliano Alfieri (guardando a Sud-Est) la residenza feudale della potente famiglia Alfieri a partire dal 1240; il Castello di Guarene (poco più a Sud), dimora di numerosi rami nobiliari della famiglia Roero (dalla quale prende il nome la regione stessa). In lontananza si scorge persino la Morra, che svetta sulle Langhe del Barolo (Sud-Ovest). Se il cielo è veramente terso, le Alpi faranno da cornice a questo meraviglioso paesaggio.
Dopo circa un’ora e mezza, la passeggiata si fa decisamente ripida in direzione del Torrione, la torre cilindrica costruita sul punto più elevato della collina Castellero. Un tempo questa piccola torre era un elegante e particolare ciabòt, ovvero quei ripari in pietra che ieri come oggi vengono utilizzati dai contadini come piccoli magazzini o ripostigli per attrezzi da lavoro. Tuttavia la struttura, con una rampa di scale a chiocciola che porta al secondo piano, risulta un po’ curiosa per un semplice capanno per gli attrezzi. Sfortunatamente, la torre venne gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale e non venne più riparate.
Accanto al Torrione, vi aspetta una sorpresa: la gigantesca panchina bianca costruita dal Big Bench Community Project, un’iniziativa no-profit del designer statunitense Chris Bangle, che comprende anche altre strutture simili (e giganti) in Alta Langa e nei territori del Roero. La sue enormi dimensioni fanno tornare bambino chiunque si sieda, ricordando ai visitatori di meravigliarsi di fronte al mondo. Godetevi la vista a 360° del Roero e non dimenticatevi di firmare il guestbook!
Il tratto finale della passeggiata del Torrione discende la collina a zig-zag e si percorre in una ventina di minuti. Una volta terminata la discesa e tornati al punto di partenza, se lo desiderate, potete prendere in considerazione un altro percorso della durata di circa un’ora e mezza, la Passeggiata delle Pere della Madernassa.
Trail of the Torion (map from Ecomuseo delle Rocche del Roero)
Per i wine lover, tuttavia, la seconda passeggiata potrebbe essere sostituta da una bella degustazione in cantina. A circa 5 minuti di auto, in direzione di Vezza d’Alba, si trova l’azienda di Fabrizio Battaglio, un produttore di Roero Arneis, diversi Nebbiolo, Barbera d’Alba e Roero Docg. Telefonando o compilando direttamente il modulo presente sul suo sito web si può prenotare una visita che comprende un tour guidato dei vigneti e una degustazione di vini gratuita.
Fabrizio vi mostrerà le sue vigne collocate a 350 m sul livello del mare, un’altitudine maggiore rispetto a quella del Torrione, da qui potrete godere di un panorama ancor più emozionante (una delle passeggiate dell’Ecomuseo passa attraverso le vigne dell’azienda Battaglino: si tratta del Sentiero del Tasso). Al centro delle sue coltivazioni di Nebbiolo si trova un ciabòt ben tenuto dotato anche di un piccolo caminetto, ombreggiato grazie alla presenza di un enorme cipresso fatto piantare da Napoleone nella seconda metà del 18° secolo nel punto più bello della area, a testimonianza del suo passaggio durante la campagna in Italia (Napoleone fece piantare anche un cipresso a Neive). Potete infine fare una visita al Santuario della Madonna dei Boschi, costruito nel XII° secolo, presso il quale sono stati seppelliti molti illustri conti del Roero.
Il Roero è ricco di itinerari (guardate il sito dell'Ecomuseo delle Rocche per trovare numerosi esempi) e di grandi vini. Per averne una conoscenza approfondita, considerate di passare almeno una notte in loco. Se siete in zona, consigliamo il B&B Le Cicale: Domenico Sarventi, il proprietario, ama organizzare biciclettate alla scoperta del Roero. E se pedalare vi mette fame, niente è più soddisfacente dell'Agriturismo Mongalletto, dieci minuti dal centro di Castellinaldo.
Come raggiungere Borbore da Torino. Prendete il bus della GTT da Piazza Carducci (raggiungibile con la Metro) in direzione Alba: ne parte circa uno ogni ora – Controllate gli orari qui. Borbore è una piccola frazione, chiedete all'autista di segnalarvi la fermata e, soprattutto, se la tratta prevede lo stop in quell'area: alcuni bus proseguono infatti direttamente per Alba.
Informazioni utili e consigli: |
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Ecomuseo delle Roche del Roero
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Azienda Agricola Fabrizio Battaglino
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B&B Le Cicale
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Agriturismo Ristorante Mongalletto |