Artigiano e anticonformista: è il vignaiolo di Vini Corsari
- Scritto da Gabriele Rosso
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A Barolo il 7 e l’8 dicembre va in scena la poesia del vino, con artigiani del “nettare di Bacco” che arrivano da tutta Europa. Da segnare come… appuntamento a cui non si può rinunciare!
Perdita dell’identità. Omologazione. Conformismo. Parole, queste, che dipingono in maniera suggestiva i pericoli travolgenti che si annidano nel fenomeno della globalizzazione. Che se da un lato, lo dobbiamo ammettere, miete vittime cancellando piccole realtà spesso indifese, dall’altro sempre più sovente deve fare i conti con baluardi culturali resistenti, che risultano difficili, se non impossibili, da soggiogare. A ricordarci tutto questo incessante rimestio e brulicare di identità, e la ricchezza profonda che rappresentano, arriva un evento di grande interesse: il 7 e l’8 dicembre a Barolo, culla del re dei vini italiani, andrà di scena Vini Corsari. Trenta vignaioli europei provenienti da Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera e Austria, che condividono l’approccio artigianale al mondo del vino e che presenteranno le proprie bottiglie in degustazione, con la possibilità di acquisto in loco.
Un’iniziativa, dicevamo, che presenta molti aspetti interessanti. A partire dalla location: è quantomai insolito vedere la Langa ospitare una manifestazione in cui non sono praticamente presenti produttori del luogo. Ci sarà un piemontese (Oddilio Antoniotti), e si potrà degustare qualche Barolo soltanto grazie alla selezione di tre annate che verrà proposta dall’Enoteca Regionale. Per il resto il palcoscenico sarà tutto degli “alloctoni”, con italiani (fuori Piemonte) e francesi in testa.
La ratio dell’evento? Ce la spiega Marta, figlia del “Citrico” Beppe Rinaldi, e che di Vini Corsari è anima e cuore pulsante: “l’idea è nata dalla comunione di spirito e dall’amicizia che mi lega alle due associazioni Os Goliardos (Lisbona) e Les Amis de la Cugnette (Lyon). Con i portoghesi Nadir e Silvia e con il francese Gianni Pillon abbiamo pensato a un evento che fosse per prima cosa un’occasione di scambio tra vignaioli artigianali di zone diverse e lontane, che hanno la stessa etica nel produrre e nell’intendere la viticoltura ed il vino, anche nei suoi aspetti conviviali. Da questi presupposti deriva anche l’aggettivo corsaro, che rimanda agli scritti di Pier Paolo Pasolini in opposizione all’omologazione nelle nostre vite (anche riguardo al vino), e allo smarrimento della varietà e dell’identità. Assaggeremo infatti vini molto diversi e identitari, che si esprimono in stretta relazione ai territori da cui provengono”.
Oltre ai già citati Les Amis de la Cugnette/Vin Passion e Os Goliardos, collaborano alla realizzazione dell’evento l’Associazione Culturale Giulia Falletti (presidente Maria Teresa Mascarello) e la cantina Giuseppe Rinaldi. Tutte le informazioni sulla manifestazione, compreso l’elenco completo dei partecipanti, si possono trovare qui.
Si prepara quindi una due giorni “spiazzante”, che proverà a raccontarci l’anima artigiana del vignaiolo di oggi attraverso il frutto del suo lavoro. Da parte nostra siamo fermamente convinti che le belle idee vadano premiate: quindi, senza alcuna esitazione, possiamo dire che ci si vede a Vini Corsari!
Gabriele Rosso
Gabriele Rosso. Cuneese, classe 1979, Ph.D. in "Studi Politici" (UNITO), con una grave malattia fin dalla nascita: la passione per il Toro. Scopre l'interesse per il vino buttando lo sguardo verso le Langhe. Da lì al cibo il passo è breve. Quando si distrae mangia in maniera compulsiva. Non ha praticamente alcun "tabù" alimentare. Si occupa di comunicazione nel mondo del Food&Wine. Scrive per il Blog Noodies.
Website: www.noodies.it