Nuova Enoteca Regionale del Barolo, il coraggio di cambiare
- Scritto da Gabriele Pieroni
- font size diminuisci il font aumenta il font
- Stampa
- Vota questo articolo
- Pubblicato in La pancia del popolo
- Letto 25611 volte
Complimenti davvero alla nuova Enoteca Regionale del Barolo, che ha avuto il coraggio di cambiare e diventare un luogo degno del Re dei vini, con standard estetici (e pratici) di livello internazionale.
Quando un complimento è meritato, bisogna esprimerlo con calore. Non si tratta di ruffianeria né compiacimento sornione, ma un segno di stima ed ammirazione per chi ha fatto qualcosa di buono e bello. Così l’Enoteca del Barolo, profondamente rinnovata, merita tutta la nostra attenzione e stima. Per il coraggio radicale con cui hanno deciso di trasformare i vecchi locali e per la capacità di renderli uno spazio funzionale, esteticamente piacevole , pronto ad accogliere il Re dei vini e i molteplici eventi di cui l’Enoteca si fa promotrice.
Tutto parte da una semplice constatazione. I locali dell’Enoteca, per come erano, dovevano essere adeguati. Gli spazi angusti, fissi, disagevoli e un po’ stantii dell’impostazione anni ’80 – che pure all’epoca erano percepiti come innovativi - sentivano il bisogno di un rinfrescata ed un ammodernamento nei confronti delle normative vigenti.
Si poteva agire in due modi. O conservare l’impostazione nostalgica e in qualche modo fascinosa dell’Enoteca originale, agendo con un restauro conservativo atto a tamponare la situazione; oppure cogliere l’occasione per un radicale, innovativo cambiamento. L’Enoteca e il suo presidente Federico Scarzello – che si è sporcato le mani andando lui stesso ad eseguire alcuni dei lavori di pulizia – hanno optato per il secondo.
Così, oggi, entrando nel “Tempio” del Barolo, i più avvezzi a questa visita potrebbero sentirsi spiazzati. Al posto dell’antica divisione degli spazi troveranno un unico, grande e luminoso locale ad accoglierli. Al posto delle sedute fisse, un poco ingombranti, alcuni tavoli esili ed eleganti, pronti ad essere rimossi per ogni necessità. Tutto su di un solo piano e tutto a portata di mano, con lunghe e sinuose stagere metalliche su cui i Barolo dei produttori aderenti (ben 195) sono finalmente disposti in orizzontale, andando a sanare la scomoda domanda: «Ma perché ponete le bottiglie di Barolo in verticale quando consigliate di conservarle coricate?».
E anche gli affezionati del servizio manuale dovranno farsene una ragione. L’Enoteca cambia sistema ed opta per i distributori automatici. Chiunque vorrà degustare, potrà acquistare una tessera ricaricabile con la quale recarsi alle Enomatic e scegliere il vino proposto.
Pigrizia degli addetti? Assolutamente il contrario: «Grazie al sistema automatico – continua Scarzello – si potrà liberare gli enotecari dal laborioso servizio per permettere loro di concentrarsi sulla didattica e sulla spiegazione del Barolo, vero cuore e funzione dell’Enoteca Regionale. Inoltre le macchine erogatrici permetteranno una cosa, mi pare, unica al mondo: 32 Barolo in degustazione, contemporaneamente, sempre disponibili in ogni giorno di apertura».
- Title Title
- Title Title
- Title Title
- Title Title
- Title Title
- Title Title
- Title Title
- Title Title
- Title Title
- Title Title
https://www.winepassitaly.it/index.php/It/wine-blogger/item/1458-nuova-enoteca-regionale-del-barolo#sigProGalleriabb1fb71310
Un altro principio che guida la nuova Enoteca è la selezione delle degustazioni: solo Barolo in vendita, solo prodotti che possano essere apprezzati e acquistati poco dopo.
Un'ultima annotazione meritano i portabottiglie. Corrono su quasi tutte le pareti, ma solo ad altezza busto. Perché? Per rendere immediatamente visibile al visitatore le etichette e il prodotto, senza creare distinzioni e gerarchie: «La nuova Enoteca mette al centro il Barolo e i suoi produttori – conclude Scarzello».
All’interno della nuova Enoteca ci sarà anche una rappresentanza degli altri vini prodotti sul territorio di Barolo (Nascetta, Nebbiolo e Pelaverga ad esempio), Wi-Fi libero e la grande mappa di Enogea con tutti i cru del Re dei vini.
P.S.
L'Enoteca mantiene tutti i vecchi orari, ma cambia il giorno di chiusura: sarà il Mercoledì.
Gabriele Pieroni
Scrive di cultura e cibo, meglio se cibo culturale o cultura edibile. Adora il Kebab (ebbene sì!) nella sue innumerevoli varianti. Per lui il vino è prima di tutto un alimento, e come tale deve essere beverino, fresco, piacevole e soprattutto, sano. Chi lo conosce sostiene che vorrebbe essere in grado di scrivere una Grande Narrazione. Per ora si accontenta di diventare un buon giornalista, un ottimo gourmet e un piacevole commensale. Per Wine Pass cura i contenuti del web e collabora alla stesura del Magazine cartaceo. Seguimi su Twitter: @gapieron
Website: www.winepassitaly.it/index.php/It/wine-blogger/itemlist/category/154-wine-blogger-la-pancia-del-popolo