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Piccolo eppure grandissimo

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Boca merita il viaggio: tra vigneti sparuti, estasi e architettura neoclassica


Costeggiando il Sesia, arrivando da Prato Sesia in direzione Borgosesia, si passa per Grignasco e lì si svolta a destra per Boca. La strada abbandona presto i caseggiati e sale attraversando boschi verdissimi di castagni, felci e fertile terra scura con il grigio della roccia di montagna che affiora. Salendo la strada si fa stretta e ad ogni curva ti domandi se hai un cestino in macchina, che più che cercare vigneti qui si va a cercare funghi, pensi. E invece scollini e sulla sinistra trovi la cantina di Podere ai Valloni, poi i primi vigneti sparuti e infine l’estasi: in mezzo al nulla, quasi fuori luogo, si staglia fiero un santuario imponente.

Il Santuario di Boca

Opera dell’Antonelli, sontuoso esempio di architettura neoclassica, dapprima ti lascia sgomento e poi ti fa gioire d’esser lì ad ammirarlo tanto è bello.

Si resta di sasso come di fronte al Boca di Christoph Künzli (Le Piane) che col 2006, giovanissimo, punge il naso di frutti scuri e tabacco e ha un palato oggi scontroso, roccioso, dai tannini coriacei. Un vino monumento, al pari dei grandissimi di Langa cui è così fiero di non appartenere, da attendere con fiducia mentre slega pian piano la trama tannica perchè ha materia per durare un’eternità. Boca è un’eccellenza assoluta, da tenersi stretta e non svendere. Un vino piccolo eppur grandissimo.

Boca Le Piane


 

Leggi il Focus di Wine Pass su Boca e i suoi vini

Ultima modifica: Venerdì, 21 Marzo 2014 12:19
Stefano Molino

Nato ad Alba e cresciuto nel Roero, ho mosso i miei primi passi tra i vigneti di famiglia, tra i boschi, gli alberi da frutto e la cantina. Placo la sete bevendo sia vini dal grande blasone sia vini sconosciuti, senza pregiudizi. Oggi lavoro come enotecario in quel di Alba. Negli anni è cresciuta la mia passione per il turismo enogastronomico, per i paesaggi vitivinicoli e chi li anima, mettendo nel bicchiere qualcosa di più di una bevanda alcolica. Oro olimpico in stappatura compulsiva, di ogni bottiglia conservo il tappo e i miei pensieri scritti sul blog www.winedays.it e su www.parliamodivino.com.

Website: www.winedays.it/
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